
“Al venir del nuovo sole s’alza un grido e fere il Ciel. A quel grido il Ciel risponde quasi voglia impietosito propagar per l’infinito, Patria oppressa, il tuo dolor”.

“Al venir del nuovo sole s’alza un grido e fere il Ciel. A quel grido il Ciel risponde quasi voglia impietosito propagar per l’infinito, Patria oppressa, il tuo dolor”.

Il 2013 è l’anno del compositore Luciano Berio: a Milano infatti, città in cui ha lasciato un segno tangibile con i suoi lavori allo Studio di Fonologia, si celebra il decimo anniversario della sua morte con numerosi concerti e convegni.

La nuova stagione di Sentieri Selvaggi all’Elfo Puccini si apre così: “Ta, ta, tu tu, ta, tu”, con la voce di Arnold Marinissen (direzione e percussioni) che si esibisce nell’onomatopea più elementare, quella del suono che imita il suono stesso degli strumenti che lo accompagnano.

Il tempo uggioso vercellese si illumina grazie ai colori abbaglianti dei variopinti abiti indossati dalle violiniste.

Spesso, purtroppo, le commemorazioni si rivelano discorsi gonfi di retorica, aneddotica e privi di lucidità nella ricostruzione storica.