imbalsamatore

Essere accolti all’ingresso del teatro da attori mascherati da inquietanti ufficiali sovietici non è cosa da tutti giorni.

Il Piccolo Teatro Studio, piccolo gioiellino affiliato al dirimpettaio Strehler, ospita uno degli eventi della XXII edizione di Milano Musica, uno dei festival di musica contemporanea più importanti della città.

L’imbalsamatore è uno spettacolo teatrale in prosa con accompagnamento orchestrale di Giorgio Battistelli, per la precisione un monologo basato sul testo di Renzo Rosso e sulla sua ottima interpretazione di Riccardo Massai. Il protagonista, o meglio l’unico vero personaggio, è appunto un imbalsamatore russo di nome Aleksej Miscin incaricato della conservazione della salma di Lenin, con il quale intrattiene una bizzarra conversazione a senso unico, spesso brillante e irriverente ma, ahimè, anche volgare senza motivo.

Questo monologo ha argomenti vari, ma in particolare politici e che ricadono sulle esperienze personali tra Aleksej e la compagna Irina, con la quale ha avuto una relazione burrascosa. La musica non fa altro che sottolineare e commentare la tensione del testo, gli spostamenti sul palco e l’umore del personaggio, senza però ricercare una vera e propria indipendenza.

Ottima invece è la regia del suono di Alvise Vidolin che sul finale (il quale, peraltro, rivela la motivazione dell’aggettivo “giocoso” attribuito allo spettacolo) regala una buona spazializzazione di alcuni effetti sonori.

Esecutori:

Giorgio Battistelli, musica e regia
Marco Angius, direttore
Riccardo Massai, attore
Angelo Linzalata, scene, costumi, luci
Alvise Vidolin, live electronics