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Una grazia infinta, una passione contagiosa e una delicatezza sorprendente, tutto questo racchiuso nel concerto di ieri sera al San Fedele grazie ad un Quartetto Prometeo in forma smagliante.

Preludi e Quartetti è un vero e proprio percorso storico, melodico, armonico saggiamente dosato ed eseguito perfettamente a cominciare dalla Fantasia di Henry Purcell con le sue frasi sognanti passando per il Quartetto K387 mozartiano dedicato a Haydn dallo stesso Mozart con il suo straordinario Andante Cantabile. Puccini esalta gli affetti anche con Crisantemi, non a caso introdotto furtivamente anche in Manon Lescaut eseguito dal Quartetto con la morbidezza unica di un bicchiere di rosso amabile.

L’opera di Debussy chiude meritatamente il concerto toccando forse il punto piú alto della serata con l’Andatino, doucement expressif. Acclamati dal pubblico i quattro artisti tornano sul palco con una canzone messicana e gli Esercizi di Sciarrino su elaborazioni di Scarlatti.

In conclusione, la passione espressa da tutto il quartetto e la mimica del violoncellista valevano forse da soli il prezzo del biglietto.

Programma:

Henry Purcell

Fantasia a 4 n. 7 in Do minore, Z. 738

Wolfgang Amadeus Mozart

Quartetto per archi in Sol maggiore n. 14, K. 387

Giacomo Puccini

Crisantemi

Claude Debussy

Quatuor à cordes en Sol mineur

Esecutori:

Giulio Rovighi, violino
Aldo Campagnari, violino
Massimo Piva, viola
Francesco Dillon, violoncello