
Generalmente apprezzata e senza sbavature, l’esecuzione di questo Don Carlo – con la regia di Stéphane Braunschweig la direzione di Fabio Luisi – ha visto il suo climax con il monologo di Filippo II, durante il terzo atto.
A infiammare il pubblico infatti, è stato René Pape, interprete del sovrano di Spagna e padre dell’infante Don Carlo, che nell’”ella giammai m’amò” non ha deluso le aspettative. Si è distinto ed è stato molto apprezzato anche Massimo Cavalletti, il baritono che vestiva i panni di Rodrigo, il Marchese di Posa. Applaudito con entusiasmo anche il direttore Fabio Luisi.
Interessante in questa messa in scena anche la regia, rivista rispetto alla prima versione, di Stéphane Braunschweig. Se in precedenza la presenza dei bambini era sembrata ad alcuni tropo invadente, per questa rappresentazione la loro comparsa è stata limitata ad alcuni momenti e meno spettacolare.
Belle le scenografie e pregnanti nonostante il carattere minimale.
Cast:
Filippo II, re di Spagna
René Pape (12, 16, 19, 23, 26)
Štefan Kocán (29)
Don Carlo, Infante di Spagna
Fabio Sartori
Rodrigo, Marchese di Posa
Massimo Cavalletti
Il Grande Inquisitore, cieco nonagenario
Štefan Kocán (12, 16, 19, 23, 26)
Rafal Siwek (29)
Un frate
Fernando Rado
Elisabetta di Valois
Martina Serafin
La Principessa d’Eboli
Ekaterina Gubanova
Tebaldo, paggio d’Elisabetta
Barbara Lavarian
Il Conte di Lerma
Carlos Cardoso
Un araldo reale
Carlo Bosi
Voce dal cielo
Roberta Salvati
Deputati fiamminghi
Ernesto Panariello, Simon Lim, Davide Pelissero, Filippo Polinelli, Federico Sacchi, Luciano Montanaro