John-Cage-and-Morton-Feldman

Ci sono alcuni luoghi speciali, al mondo, in cui il talento sembra sbocciare con più facilità.

Sarà che è la città che non dorme mai, sarà che è cosmopolita per eccellenza, ma New York da questo punto di vista è incredibile. Morton Feldman mosse i primi passi da compositore avendo come vicini di casa John Cage e Jackson Pollock: una concentrazione di talento per metro quadro impressionante.

Il 22° Festival di Milano Musica, oltre a presentare una rassegna di classica contemporanea di tutto rispetto, ha deciso di omaggiare quello dei tre sopra citati meno conosciuto dal pubblico, ma che con le sua musica stocastica ha influenzato in maniera radicale almeno una generazione di compositori a cavallo tra sperimentazione e musica colta: Morton Feldman.

Il Festival presenta alcune delle più significative composizioni di Feldman comprese tra il 1970 e il 1986, periodo dei suoi maggiori capolavori. L’inaugurazione, nella Basilica di San Simpliciano, è con “Rothko Chapel“, il capolavoro di Feldman, e con “Via Crucis” di Liszt diretti da Luigi Gaggero con l’ensemble vocale La dolce Maniera e gli strumentisti dell’ensemble L’imaginaire.

Appuntamenti fino al 19 novembre. Tutto il programma qui