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Creare un ponte tra passato e presente è uno degli obiettivi più difficili da perseguire per un compositore di oggi, soprattutto a causa la scarsa risonanza alla quale la musica contemporanea deve adattarsi.

Un ottimo tentativo di dare visibilità, o meglio udibilità, a questo tipo di repertorio è rappresentato da Giovani Musiche Italiane, un’iniziativa a opera di Alfonso Alberti che giunge al suo terzo appuntamento allo Spazio Sirin: per ognuno di questi, il pianista ha selezionato due giovani compositori che decidono di “dialogare” con un loro mentore ideale del passato. In questo caso, Stefano Bulfon, classe 1975, avvicinerà la sua musica a quella di Leós Janáček, mentre Manuela Kerer, poco più che trentenne, proporrà l’ascolto di tre brani di Niccolò Castiglioni.

Tutte le opere in scaletta saranno eseguite da Alberti stesso, che oltre a dare consueta prova di superbe qualità di interprete, si occuperà anche della presentazione e del dialogo con i compositori con l’ironia e la competenza che lo contraddistingue.

Programma:

di Stefano Bulfon:
Giostre di cristallo
Immagine di Narciso I
dédiée à Jean Barraqué

di Leós Janáček:
Nella nebbia

di Niccolò Catiglioni:
Sonatina
Das Reh im Wald
He

di Manuela Kerer:
Studio assurdo I (p. a. assoluta)

Esecutori:

Alfonso Alberti
Stefano Bulfon
Manuela Kerer