La Erased Tapes è una delle mie tante etichette feticcio.
Tramite loro ho conosciuto i lavori di Nils Frahm, che spesso sono diversi tra loro concettualmente e come espressione sonora. Pur essendo fondamentalmente un pianista, le diverse tecniche che ha utilizzato per registrare i suoi pezzi nel corso degli ultimi anni riescono a formare un insieme di lavori coerenti tra loro ma con tantissime sfumature.
Contrariamente al compagno di etichetta, l’anziano maestro del “continuous piano” Lubomyr Melnyk, Nils tendenzialmente suona poche note, ma di grandissimo effetto. Tra gli ultimi lavori c’è “Spaces”, che come compendio di varie performance in spazi diversi dà un’idea delle diverse atmosfere che è in grado di creare.
E Nils è un abile e raffinato costruttore di architetture sonore diverse tra loro non solo su disco, ma anche dal vivo. In attesa del suo live a Milano nell’ambito di MITO SettembreMusica, eccone tre esempi. Mozzafiato.
Ólafur Arnalds & Nils Frahm live improvisation at Roter Salon – Volksbühne Berlin (2011)
“Toilet Brushes – More”, Live in London (2013)
Live at Paradiso (2014)