cielo

Il bello dell’edizione 2013 di MiTo è che non manca di ambizione.

“Unirsi al cielo”, per ensemble di 14 musicisti, è un progetto fortemente ambizioso, un’opera collettiva di sei giovani compositori di diversi paesi europei, che vuole unire la visione cosmologica cinese alla quella di Ildegarda di Bingen, la musica strumentale a quella elettronica.

L’opera “Unirsi al cielo” comprende sei parti senza soluzione di continuità: le prime cinque strumentali, mentre la sesta e ultima parte, composta dal francese Aurélien Dumont e realizzata in collaborazione con l’Ircam – Centre Georges Pompidou di Parigi, prevede l’utilizzo dell’elettronica. Dopo la première all’interno del Festival MiTo, “Unirsi al cielo” verrà ripreso a Graz, il 4 ottobre 2013, nel quadro del Festival Musik Protokoll e a Parigi, nella stagione dell’Ircam a giugno 2014.

Il centro San Fedele, spesso promotore di questo tipo di iniziative attente non solo alla musica ma anche agli aspetti culturali di cui essa si fa carico, si impone ancora una volta come uno dei luoghi di interesse per la contemporaneità nelle sue più varie sfaccettature.

Programma:

ACQUA
Antonin Servière (1977)
Aquaeductio

LEGNO
Evis Sammoutis (1979)
Xylographies

FUOCO
Vito Žuraj (1979)
Fired-up

METALLO
Franco Venturini (1977)
Metallomorfosi

TERRA
Pasquale Corrado (1979)
Grain

UOMO
Aurélien Dumont (1980)
Abîme apogée

Esecutori:
Ensemble Klangforum Wien
Jean-Michaël Lavoie, direttore