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I concerti della serie Curiosity dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali vogliono offrire allo spettatore la possibilità di “esplorare nuovi mondi”, attraverso musica spesso legata ad immaginari diversi da quelli a noi più consueti.

Nel nostro caso, il pomeriggio si apre con il “Concerto per sassofono e orchestra d’archi” op. 109 di Aleksandr Kostantinovic Glazunov, composizione del 1934 di impronta essenzialmente romantica. Il secondo brano eseguito è “Where the Bee Dances” di Michael Nyman, conosciuto in particolare per la sua vasta produzione di musiche da film. Questo concerto per sassofono soprano, in prima esecuzione italiana, rientra nelle composizioni non cinematografiche, in cui il tentativo è quello di creare un livello ipnotico grazie alla circolarità delle formule ritmiche e armoniche, ripetute incessantemente. A seguire ““Pulcinella” di Igor Stravinskji, che originariamente costituiva le musiche per un balletto russo commissionato da Sergei Diaghilev – qui proposto solo in una versione orchestrale. La particolarità di quest’opera risiede nel fatto che Stravinskji, per rispondere alle volontà del committente, si sia ispirato ad alcune composizioni che a quel tempo erano ritenute essere di Giovanni Pergolesi. Per questo motivo Pulcinella è considerata la prima opera del periodo “neoclassico” di Stravinskji, in cui per la prima volta il compositore si riallaccia alla musica del Settecento.

L’esecuzione dei primi due pezzi ha sofferto l’assenza di due figure distinte nel ruolo di solista e di direttore, entrambe personificate da Federico Mondelci. Un aspetto dell’esecuzione già riscontrabile nel concerto di Glazunov, in cui gli archi si sono dimostrati poco incisivi, ma che è risultato ancora più evidente in “Where the Bee Dances”. Questo brano, d’impronta minimalistica, non è affatto di facile esecuzione a causa della sovrapposizione di ritmi diversi attribuiti a ogni sezione dell’orchestra, finalizzati a rappresentare la complessità della natura ma al contempo la sua perfezione. L’opera di Stravinskij, l’unica in cui non era presupposto un solista, non ha infatti risentito di questa condizione.

A conclusione, a sorpresa, una bella versione orchestrale di Libertango di Astor Piazzolla, già nelle nostre orecchie per l’interpretazione di Grace Jones (“I’ve Seen That Face Before“) e per il suo utilizzo in numerosi spot pubblicitari o colonne sonore cinematografiche.

Programma:

Glazunov
Concerto per sassofono e orchestra d’archi

Michael Nyman
Where the Bee Dances, Concerto per sassofono contralto e orchestra

Stravinskij
Pulcinella, suite

Direttore e sax
Federico Mondelci

Orchestra I Pomeriggi Musicali