A man in a room

Un uomo solo in una stanza gioca d’azzardo.

Sembra la descrizione di un quadro di Hopper. Una metafora della vita umana anche solo nel titolo. E invece ci troviamo in un raffinato meccanismo a orologeria. Un giro d’orologio per essere precisi. 60 minuti esatti di puro storytelling (come amano dire gli uomini di marketing), in cui le arti e la creatività di due grandi menti si trovano e si sposano.

Immaginate l’incontro tra uno dei maggiori artisti contemporanei (scomparso pochi anni fa) con uno dei più duttili compositori dei nostri giorni. Pensate poi al più evocativo dei media: la radio. “A Man in a Room, Gambling” è un racconto radiofonico in 10 quadri di 5 minuti ciascuno intervallati da 60 secondi di silenzio. La voce suadente e rassicurante, ma anche enigmatica, di Juan Muñoz (autore dei testi) scorre sulla trama sonora di Gavin Bryars fra le pareti dell’Hangar Bicocca. Ogni quadro è un trucco di un baro raccontato come se fosse la favola della buona notte. Ogni brano è aperto da un avvolgente “Good evening” e chiuso da un “Thank you and good night” e nel mezzo un’azione scandita da un preambolo, il momento in cui si prendono le carte e le si manipola e infine la rivelazione del trucco. La musica non è solo un tappeto ma un vero e proprio meccanismo illusionistico che distrae attraverso la melodia nei momenti in cui ci si dovrebbe concentrare e che va poi a sottolineare le evidenze, lasciandoti in bocca il gusto di quello che sa di essere stato in qualche modo gabbato. Anche la radio è uno strumento di illusione. Pensato come intermezzo radiofonico lanciato all’improvviso all’ignaro ascoltatore andò poi in onda su BBC Radio 3 come vera e propria performance.

Immaginate, infine, che il quartetto di Sentieri Selvaggi sia accompagnato al contrabbasso da Gavin Bryars stesso, che la voce sia quella di Juan Muñoz (diffusa tutt’attorno dagli altoparlanti) e che lui sia presente fisicamente attraverso le sue opere che vi circondano in quella meravigliosa cattedrale postindustriale che è l’Hangar Bicocca e attraverso la presenza della sua famiglia seduta in prima fila.

Un vero e proprio capolavoro dell’inganno, più vero della realtà stessa percepita. E anche l’ultima illusione, il confine tra vita e morte, svanisce.

“Good evening. Welcome to A Man in a Room Gambling. This evening, we will explain how to perform the old and worthy trick, El Trile, or the Three Card Trick. You will have noticed the trick a few times on the streets of the town centre. El Trilero, or the Three Card Man shows three cards to his audience, face up on a folding table. One of them is always an ace.
As on every evening, first take a pack of cards and shuffle…”