Organo_Barzio

Definire “canto” il suono del traversiere sembrerebbe riduttivo, se non maligno: non è la sola monodia cromatica a scorrere nel “tubo” di bosso o di legno, ma veri e propri incantesimi delle passioni e degli affetti più reconditi dell’animo umano.

Il colore delle armonie e fraseggi flautistici di Quantz e le fantasie di Telemann vanno ben oltre un a semplice “innodia” a S.Cecilia: sono gli stupori del barocco stesso, declinato dalle figure esemplari dei compositori di Federico II a Sans-Souçi, capace di qualsiasi effetto musicale e psicagogico, dagli irruenti passaggi cromatici a brillanti volute virtuosistiche, ai patetici “adagio” delle tonalità minori.

Melodie pastose ,introspettive. Divertissement e Raisonement. Questo era il ritmo della vita nelle corti settecentesce tedesche.

Il traversiere di Giona Saporiti incanta, stupisce e commuove, tra le pagine flautistiche del barocco fino ai nostri giorni: il quadro dell’estetica musicale del barocco tedesco emerge brillantemente,fino agli albori delle sonate “amburghesi” di C. Ph. E. Bach dove si avvertono sentori di emotività pre-romantiche, da “Sturm und Drang”.
L’ intimità monodica delle pagine per harmonium di Franck eseguite da Francesco Catenari evocano sonorità lontane, del cecilianesimo di cui si farà promotore e che partorirà grandi compositori e organisti quali Saent-Sans e Fauré e che faranno perno su Niedermeyer e alla tradizione musicale religiosa.

Esposizioni,quadri musicali dell’interiorita umana: “Ut pictura musica”

Programma:

Virgiliano
J.D. Braun
G.P. Telemann
Michel Blavet
J.J. Quantz
C.P.E. Franck
C. Franck

Esecutori:

Giona Saporiti, flauto traversiere, flauto romantico e moderno
Francesco Catena, armonium e organo