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All’interno di questo riuscitissimo festival di Milano Musica dedicato alla figura di Gérard Grisey ci sono state diverse produzioni dell’ensemble Les Percussions de Strasbourg.

Quella di cui parliamo si è svolta ai piedi dell’installazione I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, il simbolo suggestivo del Pirelli HangarBicocca. È forse una coincidenza che anche il titolo di quest’opera rimandi al cielo, uno dei temi caratterizzanti del festival di quest’anno, nonché ragione della composizione Le Noir de l’Étoile. Si tratta infatti di un progetto realizzato da Gérard Grisey in collaborazione con l’astrofisico Jean-Pierre Luminet alla fine degli anni Ottanta che, rimasto sedotto dalla scoperta di radiotelescopi che potevano dare l’idea del “suono” di una stella pulsar, sente l’urgenza di tradurla in un’esperienza estetica.

Il ritmo primordiale delle pelli e delle percussioni sono il battito delle stelle, mentre il suono, spazializzato dalla dislocazione dei percussionisti e altamente riverberato anche dall’ambiente, a tratti è impossibile dire se sia elettronico o acustico per il sottile gusto nella ricerca timbrica che pervade l’intera partitura.

Un concerto virtuosistico, oltre che musicale, anche dal punto di vista organizzativo e di allestimento: sei palchi che circondano il pubblico, centinaia di percussioni e un impianto audio spazializzato. Anche per questo motivo, per il chiaro sforzo organizzativo e per la difficoltà che un’opera del genere possa essere riproposta in tempi brevi, questa serata davvero è da ricordare e vale proprio la pena poter dire “io c’ero”.