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È da considerare importante l’operazione di Milano Musica di rimettere in scena una delle poche opere comiche d’avanguardia mai prodotte, Alfred, Alfred di Franco Donatoni e la sonorizzazione dal vivo di Ballet mécanique, coinvolgendo gli studenti del Conservatorio di Milano e dell’Accademia di Brera nella realizzazione di questa serata.

Ballet mécanique di Fernand Léger è un cortometraggio del 1924 ascritto nella corrente di cinema cubista. Questa pellicola non ha una trama ma gioca sullo stimolo visivo, sulla ripetizione di elementi meccanici e questa caratteristica è ben enfatizzata dalla musica di George Antheil, anch’essa ricca di elementi meccanici (oltre a quattro pianoforti, svariate percussioni e campanelli sono previsti dalla partitura anche due piccoli motori d’aereo) e ritmici importanti. La lampante bellezza di quest’opera viene messa in luce da una buona esecuzione degli allievi del Conservatorio diretti da Sandro Gorli.

Dopo Ballet mécanique viene proiettata una videointervista a Franco Donatoni, che racconta e introduce in prima persona l’antefatto che motiva la realizzazione di Alfred, Alfred, ovvero un evento autobiografico accaduto nel 1992 e che vede il compositore vittima di un ricovero in ospedale per coma diabetico. Questo ottimo espediente tecnico, utile per il cambio palco, ha anche un’importante funzione narrativa, che spiega “l’uniforme” adottata dall’ensemble, ossia una camicia rossa e delle bretelle nere. La scelta infatti è stata dettata non solo dal fatto che Donatoni in quel video aveva quell’abbigliamento, ma racconta anche che in questa messa in scena Donatoni non è un vero e proprio personaggio, sebbene il libretto preveda alcuni movimenti di scena di un personaggio muto chiamato F. D., ma è “diffuso” nell’opera attraverso il costume dell’ensemble, le proiezioni, gli elementi della scenografia, la barella nascosta che alla fine rivela un’enorme pentola di pasta alla carbonara.

Quest’opera, ma anche in questo caso la regia di Sonia Grandis particolarmente riuscita e ricca di stimoli, rivela un lato del compositore che molto spesso non traspare dalla sua musica, ossia una piacevole autoironia e la capacità di non prendere troppo sul serio le disgrazie che succedono, ma di sorridere.

Programma:

George Antheil (1900-1959)
Ballet mécanique (1924, 19′)
con proiezione del film Ballet mécanique
di Fernand Léger

Esecutori

Erica Paganelli, Damiano Afrifa, Marco Baccelli, Luigi Nicolardi, pianoforti

Franco Donatoni (1927-2000)
Alfred, Alfred (1995, 35′)
Opera comica in sette scene e sei intermezzi

Esecutori

Sandro Gorli, direttore
Ensemble del Conservatorio G. Verdi di Milano
Sonia Grandis, regia
Edoardo Sanchi, responsabile scenografia
Paola Maria Giorgi, responsabile costumi
Francesca Biral, responsabile video art
con la collaborazione di Jacopo Biffi e Matteo Castiglioni