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Teatro con sold out per una prima di MiTo SettembreMusica tutta giacca, cravatta e paillette.

La lunga attesa d’inizio e l’attenzione dei critici – un po’ perplessi di fronte a un’esecuzione del programma in chiave filologica, attenta sia storicamente che interpretativamente della “Sinfonia in re minore” di Haydn – è stata premiata da un’esecuzione impeccabile, nonostante la scelta non facile di usare strumenti d’epoca – siano essi copie od originali.

L’ esecuzione del primo brano da parte dell’ Akademie für Alte Musik senza direttore d’orchestra – abitudine entrata in uso con Berlioz, ma nota già con Wagner e Brahms – ha stupito non poco il pubblico, con un primo violino di spalla come Konzertmeister e l’organico che sembra muoversi par coeur.

Sinceri e vivaci applausi tra le note e le gesta dei musicisti, che non sono peraltro stati messi in ombra dall’esecuzione del “Mottetto” di Brahms da parte del coro Capella Amsterdam, diretto da Daniell Reuss.

Per finire, un commovente omaggio alle speranze e alle inquietudini mozartiane, con l’esecuzione dell’ormai nota “Grande Messa in do minore kv 427″, vero capolavoro incompiuto della musica sacra mozartiana, interpretata da solisti di prim’ordine. Un tentativo di rompere gli schemi in musica che molto prelude al contemporaneo, con sentori stravinskyjani e retrogusto rachmaninoffiano.

Programma:

Franz Joseph Haydn
Sinfonia in re minore Hob. I: 80

Johannes Brahms
Warum ist das Licht gegeben dem Mühseligen? mottetto op. 74 n. 1

Wolfgang Amadeus Mozart
Messa in do minore per soli, coro e orchestra K. 427

Esecutori:

Akademie für Alte Musik Berlin
Cappella Amsterdam

Daniel Reuss, direttore
Elisabeth Watts, soprano
Stella Doufexis, mezzosoprano
Lothar Odinius, tenore
Andreas Wolf, basso