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Chrysta Bell è una cantante dalle doti vocali eccezionali.

E questo, non solo per la sua grande estensione e per le qualità tecniche impareggiabili: ad esaltare la sua voce contribuisce anche un’energia, un’aura positiva, una sensualità e una potenza che fanno uscire dal Teatro Franco Parenti con la sensazione di aver sentito una delle cantanti pop più promettenti del momento.

Fra i brani presentati, spicca “All the things” – non ancora registrata ufficialmente – scritta da lei e dal suo amico Dave, che per noi comuni mortali non è nient’altro che David Lynch. Risale ormai a diversi anni fa la collaborazione tra questi due artisti, iniziata “formalmente” con il singolo “Polish Poem” per il film “Inland Empire” (2006) ma in realtà di ben più lunga data. L’album di debutto dell’accoppiata è “This Train”, testi e musica di Lynch e linee vocali ovviamente di Chrysta.

Tratta proprio da questo full-lenght, come in un sogno, la riverberatissima Swing With Me” ci riporta alle origini texane della cantante, attraverso riff di chitarra che sembrano appartenere a un’altra epoca. Altrettanto sorprendente è “Black Tambourine”, proposta come bis e basata sull’originale di Beck, uno di quei rari casi in cui la cover suona decisamente all’altezza dell’originale.

“Stamattina mi sono svegliata senza un filo di voce… Speravo tanto di riprendermi per voi che siete qui… Poi ho bevuto un po’ di Jager ed è passato tutto!”.

Dopo questa dichiarazione, fu così che le vendite di Jagermeister si triplicarono tra le aspiranti cantanti.

Esecutori:

Chrysta Bell, voce e chitarra
Pat Mastelotto, batteria
Chris English Smart, basso e chitarra
Rodrigo Castro, visuals e tastiere

Featuring visuals by David Lynch