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La stagione Rondò si inserisce in un ben più ampio ventaglio di eventi organizzato da Divertimento Ensemble per l’anno 2015: concerti, concorsi, masterclass, laboratori, che per la maggior parte dei casi hanno luogo in alcuni dei luoghi più significativi della cultura milanese (GAM, Palazzo Reale, Museo del Novecento, Gallerie d’Italia etc.).

Il fine che si legge tra le righe di questo fittissimo cartellone è il sostegno di giovani musicisti, che sono valorizzati grazie all’enorme spazio messo loro a disposizione.

A questo proposito, da quattro anni, Divertimento Ensemble accoglie un compositore in residence nella propria stagione Rondò e ne esegue un brano per ogni concerto. Quest’anno è la volta di Daniele Ghisi, poco più che trentenne, che si caratterizza per il duplice interesse per l’informatica e per la musica: anche in brani strumentali quale “Concertino”, presentato in questo secondo concerto di Rondò 2015, alcune idee musicali legate all’informatica quali il loop e la granulazione del suono sono elementi che influenzano la composizione.

Si può certamente dire che il concerto del 4 febbraio veda il pianoforte come protagonista assoluto: nel brano di Ghisi – che a detta stessa del compositore recita la parte del “martello pneumatico” – ma anche in tutti gli altri pezzi, il pianoforte ha un ruolo fondamentale e particolare. John Cage non ha certo bisogno di presentazioni e tutti sappiamo quante grandi sperimentazioni abbia effettuato nella tecnica pianistica: “Credo in US” forse non ne è uno degli esempi più esasperati, ma certamente si può inserire in questo contesto come indagine a livello percussivo della sua musica. Impossibile non pensare al prepared piano di Cage ascoltando “Embâcle di Jérôme Combier”, che prevede appunto una preparazione del pianoforte al grave. Il brano, eseguito in modo impeccabile da Maria Grazia Bellocchio, evidenzia le notevoli capacità espressive e timbriche dello strumento.

In prima italiana abbiamo “Cabaret Voltaire” di Hans Zender, eseguito dalla dedicataria del brano stesso, Salome Kammer. Già omaggiando il movimento dadaista fin dal titolo, il brano disgrega il concetto stesso di semantica e richiede una duttilità vocale sorprendente.

Infine Valerio Sannicandro con “Lasco” ci conduce in un’atmosfera velistica: il vento e le onde sono una sensazione costante data dalla densità sonora e dalla multiforme resa timbrica degli strumenti. Qui il pianoforte ha una “preparazione” molto particolare, in cui un percussionista agisce sulle corde mentre il pianista esegue la sua parte, trasformandone la sonorità.

Programma:

John Cage

Credo in US (1942), per due percussioni, pianoforte preparato e radio

Hans Zender

Cabaret Voltaire (2002), per soprano ed ensemble*

Jérôme Combier
Embâcle (2009), per pianoforte

Valerio Sannicandro
Lasco (2010), per ensemble

Daniele Ghisi

Concertino (2011), per ensemble

Esecutori:

Salome Kammer
– soprano
Maria Grazia Bellocchio
Divertimento Ensemble
Sandro Gorli - direttore