elliottsharp

Difficile dire cosa faccia di preciso Elliott Sharp.

Nell’arco di circa 85 (sì, ottantacinque) registrazioni – tra studio album, performance e live registrati – ha abbracciato uno spettro musicale che va dal blues in punta di piedi dei Terraplane, fino al free jazz distorto di molte esibizioni in solitario, passando per esperimenti no wave e brevi sprazzi di techno. Unico comun denominatore della sua opera omnia è una folle voglia di sperimentare.

Supportato dalla chitarra e dai mille oggetti di Alessandra Novaga, magnifica recente traduttrice del cageiano “Book of Heads“, ci insegnerà quale sia l’essenza della parola eclettismo con la sua opera “Foliage”.