Credit: Andrea Mariniello

“Reka è un Massive Sonic Work per sei cantori tradizionali, due percussioni e una folla con centinaia di voci”.

Ovvero: Yuval Avital non è un musicista, ma un artista totale divorato da un’insaziabile curiosità estetica. Tutto ciò che vede, sente, immagina diventa nelle sue mani un incredibile affresco in cui lo spazio, le culture del mondo, i suoni e le persone si fondono per diventare emozione fisica e cerebrale.

Il progetto che presenta stasera per MITO SettembreMusica, “Reka“, è una co-creazione tra musicisti e pubblico. Attraverso i media digitali, Avital ha reclutato centinaia di persone che, mediante tutorial su youtube, hanno appreso le minime regole del gioco: il pubblico interagirà con i musicisti secondo uno schema in cui l’individualità e l’estro si esprimono attraverso l’emissione casuale di suoni.

Un caos orchestrato che ricorda il gioco che facevamo da bambini, quando, da un serie di scarabocchi, tiravamo fuori con un pennarello un disegno intellegibile.

Esecutori:

Yuval Avital
compositore

Dario Garegnani
direttore

Omar Bandinu
canto tradizionale sardo

Enkhjargal Andarvaanchig
Canti difonici della tradizione nomade della Mongolia

Sofia Kaikov
Canto epico degli ebrei di Bukhara

Yussuf Joe Legwabe
Tradizione vocale zulu

Sainkho Namtchylak
Canto difonico di Tuva

Lama Samten Yeshe Rinpoche
Canto Bön tibetano

Simone Beneventi
percussioni

Lorenzo Colombo
percussioni