«Perché non sapevo si potesse scrivere un concerto come questo? L’avessi saputo, avrei provato anch’io tempo fa».
Uto Ughi, lo sappiamo tutti, non suona il violino. Suona uno strumento diverso, che produce armonie ipnotiche, da cui l’orecchio non riesce a staccarsi.
Un’esecuzione fresca e pulita e soprattutto energica.
Continua la stagione musicale di UCI Cinemas, iniziativa che dà la possibilità di assistere a spettacoli andati in scena in tutto il mondo poco dopo la loro esecuzione o talvolta in diretta streaming.
È bella l’idea di portare avanti incontri e concerti di musica contemporanea presso il Museo del Novecento.