Vengono da Parigi, sono il gruppo fondato da Pierre Boulez all’interno dell’IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) e si chiamano Ensemble Intercontemporain.
“Non siamo una coppia in senso tradizionale. E ciò che è più paradossale, è che una coppia musicale può essere anche più intima di una coppia innamorata”.
La 23esima edizione del Festival di Milano Musica (“in scena” fino al 15 novembre) non è solo un’occasione per ricordare, o magari scoprire, un compositore contemporaneo extra-ordinario e visionario come Fausto Romitelli, a cui questa edizione è dedicata e la cui personale ricerca è andata ben oltre l’avanguardia colta.
Quello di creare un’opera d’arte polisensoriale è uno degli obiettivi più perseguiti nella contemporaneità.
È così bello e raro che venga dedicata alla chitarra elettrica quasi un’intera serata.