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Le stagioni, e in particolare l’estate, sono state il filo conduttore del concerto milanese della Kremerata Baltica.

L’ensemble, fondato poco più di quindici anni fa da Gidon Kremer – anche direttore e solista per questo concerto – ha proposto un insieme di brani uniti da questa tematica, trascrizioni e originali di varia provenienza. In larga parte si tratta di opere di compositori di origine baltica o russa, pressoché sconosciuti ai più, che Kremer e il suo gruppo si sono proposti di diffondere.

Il primo dei compositori omaggiati è il lituano Vytautas Barkauskas, classe 1931, con “Avanti” – un brano raffinato per gruppo di archi. Nel programma della serata, però, non mancano i grandi nomi: a Barkauskas segue Philip Glass, nel dettaglio “The American Four Seasons” per violino solo, archi e sintetizzatore. Quest’opera, composta insieme al violinista Robert McDuffy (a cui è dedicata) richiama direttamente le Stagioni vivaldiane, di cui Glass mantiene la stessa orchestrazione, sostituendo solo il cembalo con un timbro assai affine al sintetizzatore. Segue, non solo idealmente, una bellissima trascrizione dell’”Estate” di Vivaldi, ad opera di Andrei Pushkarev, che al vibrafono offre sorprendenti gesti di virtuosismo.

La seconda parte del concerto è denominata “Gidon Sun Sounds”: si tratta di una raccolta di brani legati all’estate dedicati a Kremer. Dalle “Russian Seasons” di Leonid Desyatnikov sono tratte “Crying With the Cuckoo” e “Tolotnaya”; il compositore russo ha lavorato a molte versioni di temi di Astor Piazzolla, di cui abbiamo avuto un esempio con l’ultimo pezzo eseguito, il tango “Verano Porteno” da “Le quattro Stagioni a Buenos Aires”. In seguito, Dobrinka Tabakova, una giovane compositrice di origine bulgara, è rappresentata con il suo brano “Dawn” tratto da “Sun Tryptich”, che oltre al violino prevede anche un violoncello solo. È la volta di tre trascrizioni di Alexander Raskatov di tre brani di Ciaikovski, rispettivamente “July – Song of the Reaper”, “August – Harvest”, “September – Hunt”, tratte da “The Seasons Digest”. Il vibrafono torna con “Flowering Jasmin”, un delicato brano dell’autore lettone Georgs Pelecis.

Il gruppo dimostra una grande solidità e indipendenza dal direttore Kremer, più impegnato in esecuzioni solistiche al violino che alla conduzione: nonostante questo, infatti, gli archi hanno sempre conservato un’ottima tenuta ed incisività, forse garantita da un affiatamento del gruppo nonché da un’evidente professionalità di tutti strumentisti.

Programma:

A. Vivaldi
“L’Estate” per vibrafono e orchestra d’archi di Andrei Pushkarev
Solista
Andrei Pushkarev

P. Glass
“The American Four Seasons” per violino, archi e sintetizzatore
Solista
Gidon Kremer

Vytautas BarkauskasY
“Avanti” per archi

“Gidon Sun Sounds”
Medley di brani legati all’estate, tutte le composizioni/trascrizioni proposte sono state dedicate a Gidon Kremer e alla Kremerata Baltica

L. Desyatnikov
Fragments da “Russian seasons”, “Crying with the cookoo” e “Tolotnaya”

Tchaikovski/Raskatov
brani tratti da “The Seasons Digest”

D. Tabakova
Dedicato alla Kremerata Baltica
Solisti
Gidon Kremer, Giedre Dirvanauskaite

Piazzolla/Desyatniko
“Verano Porteno” da “Le Quattro Stagioni a Buenos Aires”
Solista
Gidon Kremer