
Un uomo solo in una stanza gioca d’azzardo.
Un uomo solo in una stanza gioca d’azzardo.
Il 30 aprile del 1902, chi sedeva nella platea del Théatre National de l’Opéra-Comique di Parigi ascoltò per la prima volta qualcosa di straordinario.
Un’opera, o meglio una sinfonia scenica, sull’arte e sulla sua creazione da parte dell’autore. Un percorso dal “generale” – fumoso e confusionario – al “particolare” – alla rivalorizzazione dell’individuo come parte di un’unità cosmica.
Mai mi immaginerei David Garrett al chiuso, in frac, in una sala da concerto opprimente, al lavoro per curare la cavata davanti a signore e signori per bene. David Garrett non può che stare in Piazza Duomo, aumentato da maxischermi alleati suoi e del suo codino da duro, per scalzare a Jonas Kaufmann il primo posto tra i sex symbol della classica.
L’attesa per il Faust al Teatro Regio di Torino è finalmente finita.