
Due personaggi senza nome si fanno accompagnare da un cosiddetto Stalker all’interno della Zona, luogo impervio dall’origine misteriosa nel quale dovrebbe trovarsi una stanza in grado di avverare i desideri più intimi.
Due personaggi senza nome si fanno accompagnare da un cosiddetto Stalker all’interno della Zona, luogo impervio dall’origine misteriosa nel quale dovrebbe trovarsi una stanza in grado di avverare i desideri più intimi.
Definire “canto” il suono del traversiere sembrerebbe riduttivo, se non maligno: non è la sola monodia cromatica a scorrere nel “tubo” di bosso o di legno, ma veri e propri incantesimi delle passioni e degli affetti più reconditi dell’animo umano.
Una grazia infinta, una passione contagiosa e una delicatezza sorprendente, tutto questo racchiuso nel concerto di ieri sera al San Fedele grazie ad un Quartetto Prometeo in forma smagliante.
Una scelta a dir poco audace quella di presentarsi con un programma cosí pieno di ostacoli e tranelli in cui è facile incappare. D’altronde il fascino della musica contemporanea sta nel prestarsi, talvolta, anche a interpretazioni non armoniose.
Per dirlo con un gioco di parole, Attraverso lo Specchio riflette la situazione musicale che si era venuta creare a fine anni ’50-inizio ’60 negli studi RAI, in diversi aspetti compositivi e di ricerca sonora.