
Piano City è ormai una realtà affermata a Milano, nonostante esista da solamente tre anni e duri appena un weekend.
Piano City è ormai una realtà affermata a Milano, nonostante esista da solamente tre anni e duri appena un weekend.
Vita, Morte, Trasfigurazione. In occasione dei 150 anni della nascita di Richard Strauss, la Filarmonica della Scala ci regala un concerto prezioso che ripercorre alcuni dei momenti più alti della scrittura per grande orchestra del compositore bavarese. E la scrittura per grande orchestra ritorna protagonista nella prima assoluta di “Transitus” di Wolfgang Rihm, commissionato per la serata.
Un ritorno al Conservatorio dove ha studiato per Marco Fusi, con una sala quasi piena ad attenderlo e soprattutto all’interno di una rassegna sorprendente come Microstagione, produzione iniziata dal basso che ha raggiunto una continuità invidiabile e che ha saputo diventare un prezioso momento di incontro nel difficile contesto italiano della classica e della contemporanea rivolta e aperta ai più giovani.
Un appuntamento, quello con la Russian Chamber Philharmonic accompagnata da Sir James Galway & Lady Jeanne Galway per le Serate Musicali alla Sala Verdi del Conservatorio, che non ha deluso le attese, e non solo per il “tutto esaurito” al botteghino.
Il precedente concerto di Sentieri Selvaggi si chiudeva con il brano “The sinking of Titanic” di Stephen Bryars, in cui le parole e le voci sono di corollario alla musica. Nel concerto dedicato all’integrale dei quartetti di Steve Reich, il parlato diventa musica e le note diventano narrazione.