
Ci sono regie che non si dimenticano. Falstaff, insieme a pochissime altre (forse qualcuna di Mozart e di Strauss), è un’opera che investiga l’animo dell’uomo nel suo profondo.
Ci sono regie che non si dimenticano. Falstaff, insieme a pochissime altre (forse qualcuna di Mozart e di Strauss), è un’opera che investiga l’animo dell’uomo nel suo profondo.
Fra le opere che Verdi compose durante i cosiddetti “anni di galera”, Attila è una delle più intriganti: per il soggetto barbarico, per le arditezze vocali, per alcune pagine di musica magnifica, per le potenzialità sceniche (non sempre riconosciute).
Un racconto di solitudini. Una storia di atti mancati. Anche le promesse d’amore o di amicizia sono destinate a naufragare. Tutte. Don Carlo è il poema dell’infelicità umana.
Relegata a cartelloni specialistici, la polifonia antica è piatto sempre più raro nel menu delle stagioni concertistiche, ove il sinfonico abbonda.
Nei programmi dei concerti del Maestro Chailly c’è sempre un racconto.